CENNI BIOGRAFICI

Nasco nel 1961 e “ chi abbia scelto chi ” non lo so ! Di certo il mistero che mi lega a questa arte e a questa bottega sta tutto nella storia che, come sempre, parte da lontano. Il mestiere lo impari con il tempo – questa verità era spesso ripetuta da mio padre – e, quando il tempo inizia ad essere scandito dalla adolescenza per ovvie frequentazioni del laboratorio nei momenti liberi da studio o da attività sportive, il tempo risulta infinitamente calcolabile.

Proporre ed eseguire, disegnare e sviluppare, scegliere i tessuti , consigliarli , eseguire e vedere il tuo lavoro inserito nel contesto voluto, rende la quotidianità sempre nuova, impegnativa, mai banale e soprattutto sempre sorprendente.

La tua bottega è il posto dove incontri, conosci , ti confronti con innumerevoli persone e con le quali ambisci avere un futuro rapporto di lavoro per proporgli il tuo “ saper fare “. Nel laboratorio prende forma il desiderio di quell’ oggetto di arredo che, non esistendo materialmente, viene raccontato, disegnato , lasciato immaginare ed è qui che sta la bravura dell’artigiano che deve interpretare il desiderio del cliente e trasformarlo in una esecuzione perfettamente rispondente alle aspettative. E’ la realizzazione di un sogno, di un racconto ! L’artigiano, custode di antichi segreti e maestrie realizzative, è il risultato di anni di preparazione e di molteplici esperienze. Importanti da sempre sono i maestri, titolo al quale ogni artigiano ambisce. Con la loro esperienza e dedizione trasmettono ai propri allievi il sapere e il saper fare. Sta alla curiosità dell’allievo stimolare il processo di trasferimento artistico, impegnandosi nell’ apprendere nel migliore dei modi. Poi arriva l’unicità realizzativa. Ogni singolo pezzo realizzato avrà sempre una particolarità tale da renderlo riconoscibile ad un occhio attento ed esperto . E’ così che nasce il detto : “ Il mestiere si impara ma soprattutto lo rubi con gli occhi” ! Ho avuto la fortuna di avere tra i miei maestri soprattutto mio padre Giuseppe . Non solo a Roma, come anche ricordato in un elogio nonché da diplomi e attestazioni varie, era riconosciuto come un abile realizzatore e un artigiano sopraffino. La sua abilità realizzativa dal dopoguerra in poi lo vedeva abilissimo nella modellazione e lavorazione dei tradizionali materiali di imbottitura dove, tra molle crine e piuma, lui primeggiava su tutti. Ne fu memoria una medaglia d’oro vinta per un suo divano in raso bianco realizzato ed esposto al palazzo delle Esposizioni in via Nazionale, per l’occasione di una mostra di artigianato sul finire degli anni ’50 . Questo mio principale maestro fu affiancato nel tempo da altre figure importanti e tutte valide, dalle quali ho potuto assorbire ed affinare il gusto ed il talento che unito alla curiosità e al divertimento mi hanno insegnato il piacere di abbinare e coordinare i vari complementi del mio mestiere nella tappezzeria. La realizzazione di tendaggi artistici e tecnici. Lo sviluppo di progetti su disegno di innovativi ed estrosi architetti alla continua ricerca di nuove realizzazioni. Il fornire competenze sulle scelte e abbinamenti di tessuti che vanno dalle sete ai naturali in lino, dalla viscosa (che abilmente sostituisce il serico) ai tessuti in stabile e rassicurante poliestere. Allestimenti museali . Strutture ricettive al pubblico. Collaborazioni con alberghi , perle importanti del centro di Roma, sono alcune tra le mie esperienze. Ma ancora, i classici broccati o i damaschi, quelli che rendono importanti i saloni , sono quelli che con curiosità cerco tra i più noti produttori tessili. La costruzione su disegno di salotti, di divani tradizionali con molle e piume , di poltrone. I letti imbottiti con o senza contenitore , le innumerevoli spalline, tutte originali e personalizzate, sono una piccola parte dei lavori che con dedizione e professionalità Claudio è in grado di confezionare per quella clientela che cerca un prodotto unico e originale, proprio come tale è il vostro sogno di arredo. Anni di collaborazione con prestigiose aziende tessili ed esuberanti architetti hanno formato la mia personalità e la mia estetica che, come sempre succede, ti coinvolge fino a creare un tutt’uno con il tuo essere in ogni attimo della tua vita. Ricerco sempre in ogni singolo particolare la giusta finitura realizzativa, tralasciando sempre la banale definizione . Il particolare crea la differenza artistica. La mia più grande soddisfazione è quando il cliente, apprezzando il lavoro eseguito, mi onora del suo compiacimento. Non mi ritengo un “mestierante”, bensì un uomo di mestiere perché l’elemento che contraddistingue i due termini è la passione, la curiosità, la dedizione che con impegno ci metto.